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I fuochi del Sacro Cuore in Alto Adige ed in Tirolo

Ogni anno, la seconda domenica dopo la festa del Corpus Domini, si svolge una vecchia usanza urale: i fuochi del Sacro Cuore.

Herz-Jesu-Feuer
Herz-Jesu-Feuer - Photo: Wikipedia-User: Noclador - GFDL
Le origini di questa pratica sono da cercare in epoca pre- cristiana: cerimonie di culto che seguono il corso del sole. Il sole decideva le estreme condizioni del territorio alpino, la crescita e la prosperità dell’ uomo; molto importante nel ritmo della vita erano i giorni di solstizio estivo, che venivano appunto festeggiati con grandi fuochi. Più tardi, il Cristianesimo adottò questi rituali etnici per la festa dei solstizi invernali, come per esempio il Natale. I solstizi estivi diventarono, come da calendario giuliano per la festa di San Giovanni Battista, “i fuochi di Giovanni“.
I fuochi del Sacro Cuore nacquero durante le guerre napoleoniche. Nel 1796 Napoleone sconfisse nel Nord Italia l’ esercito degli Asburgo e arrivò fino alla Stiria. Il Tirolo, grazie anche a dei privilegi conferiti dal re Massimiliano I, non ebbe bisogno di aiuti per il sostegno finanziario, ma dovette assumersi la responsabilità della difesa delle sue frontiere.
Le aziende tirolesi accolsero la manaccia di Napoleone del tutto impreparati, e cosi deciderono di incontrarsi a Bolzano, la terra del “Sacro Cuore di Gesù”, al fine di ottenere l’ assistenza divina, per aumentare le difese della popolazione. Questa promessa deve essere rinnovata ogni anno la seconda domenica dopo la festa del Corpus Domini, cioè nella Festa del Sacro Cuore.
Anche Andreas Hofer ribadi’ questo impegno nel 1809, prima della battaglia del Monte Isel e dopo la sorprendente vittoria sui bavaresi e sui francesi divenne la domenica del Sacro Cuore una festa tirolese. Il fuoco del Sacro Cuore prese sempre più il posto del falò di mezza estate. Spesso bruciano sotto forma di simboli associati a Gesù “IHS” “INRI”, croci o cuori. I falò vengono accesi il sabato o la domenica, una settimana dopo la festa vera e propria. Ulteriore forza ha ottenuto il simbolo del Sacro Cuore lungo il tragitto verso l’ autonomia. Durante il Fascismo erano invece severamente vietati.
Oggi, i fuochi del Sacro Cuore, sono considerati in tutta Europa una bellissima tradizione. Non si bada ad alcuna spesa per poter accendere questi meravigliosi fuochi sulle più alte vette. Un’ atmosfera magica, luminosa che illumina l’intero cielo notturno.
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