Il re Laurins Rosengarten Dolomiti Alto Adige
Rosengarten (Catinaccio) è famoso per il bagliore molto suggestivo, che bagna al tramonto di luce rosso-oro tutto il massiccio. Il nome inconsueto del Rosengarten (Catinaccio) deriva probabilmente dalla parola „ruza“, che dovrebbe significare „sassolini“. Una dichiarazione di gran lunga più romantica viene data dalla leggenda del Re Laurin Rosengarten, che è sopravvissuto sia con leggenda popolare che come poema epico medioevale.
Il re Laurin era sovrano del popolo dei nani, che cercavano sulle montagne pietre preziose e minerali. Egli possedeva un magnifico palazzo sotterraneo di cristallo e di grande ricchezza, ma il suo più grande orgoglio fu il bellissimo giardino di rose davanti al suo palazzo.
Un bel giorno il Re an der Etsch voleva sposare sua figlia Simile: invitò tutti i nobili della zona, a parte il Re Laurin. Egli però decise, grazie al suo cappello magico, di partecipare come ospite invisibile. Si innamorò della bella Similde e, molto bruscamente, la portò via dal suo palazzo.
I cavalieri, guidati da Dietrich da Berna, lo inseguirono e lo bloccarono nel suo giardino delle rose. Iniziò una lotta, ma Laurin possedeva una cintura magica che gli dava la forza di dodici uomini. Fu comunque catturato da Dietrich da Berna, ma quando si mise il cappello magico, diventò nuovamente invisibile. I cavalieri, tuttavia, lo riconobbero a causa del movimento delle rose, riuscirono a riprenderlo e a rubargli il suo cappello.
Laurin fu detenuto come prigioniero a Berna e maledi’ le sue amate rose, che lo ingannarono. Nessun’ occhio umano potrà veder questo giardino mai più, ne di giorno ne di notte! Laurin dimenticò però il crepuscolo, dove, grazie alla luce dell’ alba e del tramonto, il giardino non smise mai di fiorire.
Nel 1907 venne costruita a Bolzano, lungo la passeggiata del Talvera, una fontana dedicata a Laurin, che mostra, come Dietrich da Berna catturò il re dei nani. Bolzano cercò sempre di presentarsi al turismo come la città del Laurin, vista anche l’ apertura nel 1910 del Parkhotel chiamato Laurin. Dopo l’ occupazione dell’ Alto Adige nel 1918, però, la fontana del Laurin diventò il vortice dei conflitti politici- nazionalistici, venne danneggiata e successivamente smantellata dai fascisti. Anche per la sua riaffermazione nacquero molte altre discussioni. Oggi la fontana del Laurin è visibile davanti al palazzo provinciale di Bolzano.
Il re Laurin era sovrano del popolo dei nani, che cercavano sulle montagne pietre preziose e minerali. Egli possedeva un magnifico palazzo sotterraneo di cristallo e di grande ricchezza, ma il suo più grande orgoglio fu il bellissimo giardino di rose davanti al suo palazzo.
Un bel giorno il Re an der Etsch voleva sposare sua figlia Simile: invitò tutti i nobili della zona, a parte il Re Laurin. Egli però decise, grazie al suo cappello magico, di partecipare come ospite invisibile. Si innamorò della bella Similde e, molto bruscamente, la portò via dal suo palazzo.
I cavalieri, guidati da Dietrich da Berna, lo inseguirono e lo bloccarono nel suo giardino delle rose. Iniziò una lotta, ma Laurin possedeva una cintura magica che gli dava la forza di dodici uomini. Fu comunque catturato da Dietrich da Berna, ma quando si mise il cappello magico, diventò nuovamente invisibile. I cavalieri, tuttavia, lo riconobbero a causa del movimento delle rose, riuscirono a riprenderlo e a rubargli il suo cappello.
Laurin fu detenuto come prigioniero a Berna e maledi’ le sue amate rose, che lo ingannarono. Nessun’ occhio umano potrà veder questo giardino mai più, ne di giorno ne di notte! Laurin dimenticò però il crepuscolo, dove, grazie alla luce dell’ alba e del tramonto, il giardino non smise mai di fiorire.
Nel 1907 venne costruita a Bolzano, lungo la passeggiata del Talvera, una fontana dedicata a Laurin, che mostra, come Dietrich da Berna catturò il re dei nani. Bolzano cercò sempre di presentarsi al turismo come la città del Laurin, vista anche l’ apertura nel 1910 del Parkhotel chiamato Laurin. Dopo l’ occupazione dell’ Alto Adige nel 1918, però, la fontana del Laurin diventò il vortice dei conflitti politici- nazionalistici, venne danneggiata e successivamente smantellata dai fascisti. Anche per la sua riaffermazione nacquero molte altre discussioni. Oggi la fontana del Laurin è visibile davanti al palazzo provinciale di Bolzano.
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