Neanche 30 km a sud di Bolzano, sulla sponda destra dell`Adige, si trova Cortaccia sulla Strada del Vino. La vasta conca valliva è coperta di frutteti, mentre i versanti attorno al paese sono caratterizzati per i vigneti. L’omonimo comune di Cortaccia abbraccia sei località, che tutti quanti vivono principalmente da frutticoltura e viticoltura. Non sorprende che la tradizione della viticoltura risale in questa regione all´età romana.
Cortaccia - Vacanze a Cortaccia
Vino
Il clima continentale all´interno delle Alpi fa sì che Cortaccia può vantarsi di più di 2.000 ore di sole l’anno. In aggiunta, la sera le temperature calano e creano così condizioni ottime perché vini bianchi minerali e eleganti e vini rossi pesanti ma fruttuosi possano sorgere. Infine, la terra ricca di calcare e quindi permeabile e in parte anche argillosa regalano ai vini di Cortaccia un´impronta inconfondibile.
Fanno parte dei vini bianchi regionali varietà come Pinot bianco, Chardonnay, Pinot grigio, Müller-Thurgau e Sauvignon, mentre sono conosciuti tra i vini rossi la Schiava grigia, il Pinot nero e il Cabernet.
Gli ospiti di Cortaccia aspettano meravigliose passeggiate, attraversando i vitigni e particolari esperienze di gusto e sapore durante le degustazioni dei vini.
Un evento a sé stante è la lunga notte delle cantine aperte, quando sempre a giugno, i produttori permettono uno sguardo dietro le quinte.
La cantina Castel Turmhof a Niclara è d´altronde proprietario del vitigno più alto dell´Alto Adige, che si trova appunto a 1.500 metri s.l.m.
Escursioni
La zona attorno a Cortaccia offre le migliori possibilità per esplorare la natura e di conseguenza, per raccogliere indimenticabili impressioni del paesaggio.
Con il motto “dalla vite fino alla bottiglia” si presenta il sentiero del vino. Con una durata di circa un´ora e tre quarti si tratta di una camminata cui può partecipare tutta la famiglia.
Bisogna invece calcolare quattro ore per chi vuole raggiungere il Corno di Tres. Ma una volta arrivato sarà ricompensato da un panorama strepitoso.
Un´altra possibilità per fare un´escursione è di seguire il percorso attrezzato. Nell´arco di tre ore questo sentiero circolare porta a Termeno e poi ritorna a Cortaccia.
=MsoNormal>Un evento a sé stante è la lunga notte delle cantine aperte, quando sempre a giugno, i produttori permettono uno sguardo dietro le quinte.
La cantina Castel Turmhof a Niclara è d´altronde proprietario del vitigno più alto dell´Alto Adige, che si trova appunto a 1.500 metri s.l.m.
Biciclette e mountain bike
Molti ospiti stimano la Strada del Vino dell´Alto Adige come destinazione ideale per chi vuole andare in bici. Da Cortaccia si può partire per Magrè, Cortina all´Adige e Salorno. Arrivati lì, si può tornare a Cortaccia passando per Egna, Ora e Termeno. Questo percorso è lungo 40 km e può essere superato in circa tre ore. Lungo la strada ci sono altri paesini e luoghi da vedere, come per esempio castel Haderburg presso Salorno.
Nelle montagne della Bassa Atesina si trovano alcuni percorsi da mountain bike che sono semplicemente da sogno. In circa tre ore si sale a Favogna. Facendo questo percorso si trova per strada la chiesetta San Leonardo ed anche una sosta al lago di Favogna è da consigliare, dato che nei giorni caldi invita a tuffarsi nel fresco della sua acqua. L´itinerario percorre di seguito fino al confine con il Trentino per poi riportare a Cortaccia.
Sportivi ben allenati e in ottima costituzione arrivano al Corno di Tres dopo una corsa tra sei e sei ore e mezzo. Sulla vetta a 1.812 metri il panorama meraviglioso con Ortles e Dolomiti fa dimenticare le fatiche della salita.
o del vitigno più alto dell´Alto Adige, che si trova appunto a 1.500 metri s.l.m.
Ulteriori offerte
Un´altra occasione per sfogarsi sportivamente sono le pareti di roccia di Cortaccia-Morderplotta e Corona-Hintersegg. Il lago di Caldaro alletta ovviamente per il divertimento balneabile e per gli sport acquatici.
Nel museo „Uomo nel tempo“ una serie di oggetti archeologici e etnologici permettono di gettare uno sguardo indietro al tempo e nei diversi modi di vivere. La mostra interroga sullo sviluppo umano dalla cultura preistorica dei cacciatori e raccoglitori fino alla società moderna di consumo.
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