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Holger Uwe Schmitt - CC BY-SA 4.0

Glorenza la più piccola città della regione alpina dell‘ Alto Adige

Circa 800 abitanti ma già considerata una città: questa è Glorenza, un gioiello architettonico e storico culturale. Praticamente invariato è il centro storico medioevale della città, con le sue chiese, i pittoreschi vicoli, i portici e le case del 16. secolo.

Glurns 8
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Glurns 7
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Glurns 4
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Glurns 6
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Glurns 3
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Glurns 2
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Glurns 5
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Completamente conservato il muro della città con le sue massicce “Wehtürmen“, tondi e cancelli. Grazie all’ attento lavoro di restauro, Glorenza conserva il suo carattere unico pittoresco.
Anche in epoca romana, Glorenza era un punto strategico per il traffico commerciale della Via Claudia Augusta, perché da qui si diramava la rotta ai Grigioni ed alla Lombardia. La prima citazione scritta di Glorenza risale al 1163, il conte Mainardo II dette i diritti di mercato nel 1291, nel 1304, invece, Glorenza venne nominata città. Il periodo di massimo splendore di Glorenza fu nel tardo medioevo, dove il commercio, in particolare di sale e minerali metalliferi, portarono ricchezza. Nel 1499 tuttavia, a causa di una battaglia guidata dall’ imperatore Massimiliano I, in cui i Grigioni furono sconfitti, Glorenza fu saccheggiata e bruciata.

Glorenza fu ricostruita e fortificata con mura ancora più persistenti contro i Grigioni. Purtroppo con la perdita di quest’ ultimi, l’ entroterra ed il cambiamento delle rotte commerciali, nel momento in cui la Val d’ Isarco e quindi il Brennero furono nominati traversabili, Glorenza iniziò il suo declino economico. Glorenza non poté più tornare al suo massimo splendore, ma fu invasa da epidemie, incendi ed alluvioni. Temporaneamente Glorenza ebbe il primato di città dalla popolazione meno numerosa di tutte le città europee.

Nonostante queste circostanze, Glorenza non ha cambiato il suo centro storico dal 16. secolo. Nel 1970, si è cominciata – grazie al sostegno di docenti – la riqualificazione della città. Grazie a questo rilancio Glorenza è diventata un pezzo particolarmente pittoresco medioevale e rinascimentale di grande autenticità. Un tour a piedi di questo gioiello architettonico comincia alle porte della città e porta sul sentiero delle mura di cinta. A seconda del proprio stato d’ animo si possono scoprire tutte le viottole più o meno nascoste di questa bellissima cittadina. Nella piazza principale si conclude il tour con un buon caffè o un buon pasto.
Sapevate che l’ artista, pittore, grafico, fumettista Paolo Flora è nato a Glorenza? Su sua diretta richiesta, dopo la sua morte, fu sepolto nel cimitero della sua città natale nel maggio 2009.
Glorenza la più piccola città della regione alpina dell’ Alto Adige.

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