Il villaggio di Aldino offre ai suoi visitatori varie attrazioni interessanti, tra cui il “Tesoro di Thalhof“, che può essere ammirato nel museo del villaggio.
Il Mountain Museum Corones si trova a 2275 metri di altezza sulla cima del Plan de Corones ed è ormai il sesto museo della leggenda dell‘alpinismo Reinhold Messner.
Quando in primavera gli alberi di mele dell‘Alto Adige trasformano in un mare di fiori profumati, anche il Museo dell‘Albero da Frutto di Lana apre le sue porte ai visitatori.
A Cortaccia sulla Strada del Vino in Bassa Atesina in Alto Adige, non si dovrebbe prestare attenzione solo agli eccellenti vini della regione. Anche un museo straordinario merita attenzione.
Il museo del villaggio di Termeno, noto anche come Hoamet Tramin Museum, trasporta i suoi visitatori nel mondo affascinante della “vita al confine“, dove si incontrano influenze alpine e mediterranee.
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Il vino e l‘Alto Adige, vanno insieme come il sale nella zuppa. Nel Museo del vino dell‘Alto Adige a Caldaro si apprende tutto sulla grande tradizione vinicola del paese.
Nel 2006 apri una delle più grande attrazioni turistiche dei dintorni di Bolzano: il „MessnerMountainMuseum Firmiano“ nella fortezza tardo medievale del Castel Firmiano.
Viene presentata la storia della Val Gardena: la collezione archeologica, preistorica e protostorica, recentemente rinnovata, mostra reperti unici dell‘area alpina, come ad esempio il complesso di ritrovamenti dell‘età del ferro di Col de Flam.
La preziosa collezione di opere d‘arte religiose è ospitata nell‘attico della torre del Castello di Thurn (XIII secolo), l‘ex edificio del tribunale, oggi municipio di Deutschnofen.
Il Museo Archeologico provinciale aperto nel 1998 documenta, oltre al complesso di reperti ‘Uomo venuto dal ghiaccio‘, la preistoria e la protostoria dell‘Alto Adige dalla fine dell‘ultima era glaciale (15.000 a.C.) fino al tempo di Carlo Magno (circa 800 d.C.).
Nell‘ex ufficio di Massimiliano I, oggi si trova il Museo provinciale di scienze naturali. Su due piani con una superficie totale di circa 1.000 mq, viene presentata la storia del paesaggio e della natura dell‘Alto Adige.
Il Museion a Bolzano, un faro dell‘arte moderna e contemporanea, rappresenta un importante polo culturale con la sua impressionante collezione di 4.500 opere d‘arte.
La collezione del cercatore di minerali Paul Fischnaller comprende, oltre alle famose sfere di Teis, molti cristalli di rocca e altri minerali dalle fessure alpine.
Merano ospita di nuovo un museo cittadino, che è stato inaugurato nell‘impressionante ambiente storico del Palazzo Mamming. Tuttavia, il palazzo da solo non poteva contenere l‘ampia collezione, quindi è stato restaurato con cura, ma è stato anche creato un nuovo edificio del museo, che è stato integrato direttamente nella montagna di Küchelberg dietro di esso.
Monastero di Novacella. Nel 1140 Hartmann, prevosto del monastero di Klosterneuburg a nord di Vienna, fu nominato vescovo della diocesi di Bressanone dall‘arcivescovo di Salisburgo Konrad von Abensberg.
Il mondo affascinante del Loden. Il Loden è un materiale antichissimo, versatile e per di più completamente naturale. Da secoli viene utilizzato per l‘abbigliamento contadino, sia per i vestiti da lavoro che per tutti gli altri ambiti in cui si necessita di un abbigliamento caldo, resistente, impermeabile e antiscivolo.
Nella vecchia e venerabile città termale di Merano si trova uno dei musei più straordinari e interessanti dell‘Alto Adige, il Museo delle Donne Merano.
La venerabile città vescovile di Bressanone ha molto più da offrire del famoso Duomo, la Hofburg e il Museo Diocesano e, naturalmente, la splendida natura circostante. Tra i molti tesori più nascosti della città che vale la pena scoprire, c‘è ad esempio il Museo della Farmacia.
Le macchine da scrivere, che fino a pochi anni fa erano l‘equipaggiamento standard di ogni ufficio, sono oggi, nell‘era del computer, già reliquie di un‘epoca quasi passata.
Nei molteplici ed idilliaci resorts dell‘Alto Adige e del Tirolo giocavano un ruolo economicamente molto importante le miniere. Oro, argento, rame piombo e molti altri metalli sono stati estratti e portati in zone minerarie, in articolare dai rispettivi sovrani, principi, vescovi e mercanti, per prosperità e per ricchezza.
Era il 19 settembre 1991, quando alla fine della Val Senales, in prossimità del ghiacciaio Hauslabjoches, fu ritrovata la mummia di un uomo. Il punto del ritrovamento si trova a 3210 m. di altezza sulla linea di confine con l‘ Austria e non lontano dagli impianti sciistici del ghiacciaio della Val Senales. ArcheoParc in Val Senales.
Niederdorf apparteneva già 150 anni fa alla regione pionieristica del turismo tirolese, l‘Alta Pusteria, ed era facilmente accessibile anche per i cittadini delle grandi città dal 1871 attraverso la ferrovia del Sud.