Il Castello di Haderburg
Nessun altro castello in Alto Adige è stato costruito in una posizione altrettanto spettacolare e vertiginosa come il Castello di Haderburg vicino a Salorno.
Haderburg - Photo: Wikipedia-User: Unterillertaler - GNU-FDL
Burghof der Haderburg - Photo: Wikipedia-User: Unterillertaler - GNU-FDL
Haderburg: Scala all‘ingresso - Photo: Richard Huber - CC BY-SA 3.0
Rocce scoscese sporgono lungo il pendio del monte Geier sopra la gola di Salorno. In cima troneggia, inattaccabile come un nido di aquila, il castello di Haderburg. Già nel 1053 viene menzionato in un resoconto di viaggio un "castellum salurnum", ma ciò che oggi è ancora rimasto delle rovine del castello dovrebbe risalire al XII o XIII secolo a causa dello stile di costruzione. Intorno al 1200, Haderburg passò in possesso dei conti del Tirolo, che da qui conquistarono la bassa valle. Nel 1222 viene menzionato come feudo dei signori di Salorno.
Haderburg, anche chiamato castello di Salorno, non è particolarmente grande, ma a causa della sua posizione impressionante è di un fascino unico. Il nucleo più antico è costituito da un mastio, un palazzo e una cinta muraria, nel tempo sono state effettuate diverse estensioni verso la seconda cima rocciosa, che erano collegate da passaggi e un ponte levatoio.
Per abitarvi, Haderburg era piuttosto inadatta e quindi i proprietari cambiarono spesso, ma l'importanza strategica su una delle rotte nord-sud più importanti rimase enorme fino ai tempi moderni. Ancora l'imperatore Massimiliano fece ampliare e rinforzare la fortezza nel 1504, per adattarla alle esigenze della moderna guerra con le armi da fuoco. Da quel periodo risalgono le torri angolari del castello e le fortificazioni sulla strada d'accesso. Ma già mezzo secolo dopo, castelli come questo divennero definitivamente obsoleti, iniziando così il declino della struttura.
Dal 1648, Haderburg è di proprietà della famiglia veneziana dei conti Zenobio, i cui discendenti diretti sono ancora oggi proprietari del castello. Nel XX secolo, le rovine sono state ripetutamente restaurate in modo provvisorio, ma solo lavori di restauro approfonditi nel 2003 hanno salvato il castello selvaggiamente romantico dal declino.
Mura leggendarie
Haderburg segna da tempi immemorabili il confine linguistico tra i tirolesi di lingua tedesca e italiana. La sua fama è dovuta anche alla leggenda "La vecchia cantina del vino vicino a Salorno", che i fratelli Grimm hanno incluso nella loro raccolta "Fiabe tedesche". Non da ultimo, nel corso della sua storia, il castello ha ospitato illustri ospiti come Filippo Melantone, il filosofo tedesco e collaboratore di Martin Lutero, o Albrecht Dürer, che si fermò qui durante il suo viaggio in Italia.
Haderburg è accessibile da metà aprile fino alla fine di ottobre e raggiungibile tramite un sentiero ben segnato, in parte ripido. Un rifugio offre cibo e bevande per ristorarsi, durante l'anno si svolgono anche numerosi eventi nelle rovine.
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